Per quanto riguarda il nostro paese, l’e-commerce continua a crescere, in maniera imponente.

Noi italiani non siamo dei grandi compratori on-line, almeno paragonabili ai nostri vicini europei: gli inglesi per esempiro ulitizzano l’e-commerce dieci volte più di noi.

Tra i motivi principali c’è una certa “distanza dalla rete” nel nostro paese: da una parte per motivi economici (vedi la crisi) e dall’altra parte perchè in generale dobbiamo acquisire maggiore confidenza con i computer e con l’informatica in generale.

L’ostilità al commercio elettronico in Italia deriva non solo dagli acquirenti, sospettosi rigurdo gli acquisti in rete, ma anche dalle aziende che diffidano del web e si rifiutano di mettere on-line i loro prodotti nonostante l’e-commerce offra loro una serie di importanti vantaggi.

Statistiche dicono che l’offerta presentata sul web, è molto inferiore alla domanda.

Le PMI Italiane, ma anche tutte le aziende Italiane, produttori e fornitori, devono investire sul web, essere presenti sul web con un e-commerce, e puntare con il loro sito all’estero.

All’estero perchè invidia e vede di buon auspicio il nostro made in Italy, perchè è presente una % molto alta di vip consumer, all’estero perchè in questa era digitalizzata e globalizzata non possiamo fermarci nei nostri confini.

Le aziende italiane devono mostrare interesse e quindi una presenza massiccia sul mercato internazionale.

Per portare ad uno sviluppo del Made in Italy le PMI Italiane devono investire all’estero, tramite strategie di B2C e B2B.